Di una riforma d'Italia ossia dei mezzi di riformare i più cattivi costumi, e le più perniciose leggi d'Italia (1767)
Edizioni di Storia e Letteratura
Edited by Luzzi S.
Roma, 2018; paperback, pp. 536, col. ill., cm 17x24.
(Biblioteca del XVIII Secolo. 34).
series: Biblioteca del XVIII Secolo
ISBN: 88-9359-188-X
- EAN13: 9788893591881
Subject: Historical Essays
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 1.75 kg
Esponente di punta del movimento riformatore, l'illuminista trentino Carl'Antonio Pilati (1733-1802) pubblicò nel 1767 la sua opera maggiore, "Di una riforma d'Italia": si tratta di un'opera splendida nel suo furore dialettico e nella sua vis polemica che, probabilmente, insieme alle "Meditazioni sulla felicità" di Pietro Verri e a "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria rappresenta e scandisce il tono più alto del pensiero politico italiano dell'età dei Lumi, nel quadro del più vasto Illuminismo europeo. Essa suscitò la più viva ammirazione di Pietro Verri e del patriarca dei Lumi, Voltaire. Pilati auspicò, con invincibile tenacia, un vasto e concreto processo di razionalizzazione dei rapporti tra lo Stato e le istituzioni ecclesiastiche e, dunque, di laicizzazione del potere e della politica. Qui si propone la prima edizione del testo, preceduta da un'ampia Introduzione del curatore.