Il pensiero delle pratiche. Vol. 4/1: Spinoza o l'archivio del sapere
Edited by Cambria F.
Milano, 2099; paperback, pp. 408, cm 15x23.
(Opere di Carlo Sini).
series: Opere di Carlo Sini
ISBN: 88-16-41876-1
- EAN13: 9788816418769
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
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Weight: 0 kg
Con "Spinoza o l'archivio del sapere" ci si affaccia su quella rivoluzione metodologica e tematica che prende il nome di «pensiero delle pratiche». I successivi cammini della filosofia siniana ne saranno segnati in modo decisivo, ma qui ciò che emerge in primo piano è il vivente percorso di gestazione da cui ha avuto origine tale svolta. Il libro mostra infatti in presa diretta il lavoro didattico di Sini, offrendo una rara testimonianza del metodo di ricerca che ne caratterizza l'impianto e lo stile espositivo. In "Spinoza o l'archivio del sapere" assistiamo così alla magistrale organizzazione di un corso di lezioni che trae dall'idea dell'archivio e dal libero riferimento alla filosofia spinoziana una originale esemplarità relativa ai rapporti fra la costruzione del sapere e la vita, il soggetto filosofico e la verità. Nelle sette Appendici veniamo invece accompagnati lungo i percorsi simultanei e paralleli nei quali il lavoro di ricerca ha trovato la sua sedimentazione in forme espositive più tradizionali. L'Introduzione, in forma di intervista, si focalizza sul contesto entro il quale il «pensiero delle pratiche», inteso come esercizio filosofico, è venuto delineandosi, in dialogo critico con l'ermeneutica del Novecento. Al centro di tale dialogo emerge il compito di una ricomprensione dell'intero sapere moderno segnato dalla rivoluzione copernicana. «L'approdo a Spinoza veniva dopo anni dedicati al confluire, nel mio lavoro, della ispirazione ermeneutica e di quella semiotica - scrive Sini - ma era anche una ripresa della battaglia di Husserl contro il naturalismo delle scienze, estesa da Paci al dogmatismo del marxismo ufficiale. Spinoza non ha bisogno di "fondare" i procedimenti della scienza moderna. La sua adesione al copernicanesimo e a Galileo nasce dalla consapevolezza che le pratiche della scienza potenziano le nostre conoscenze e le nostre azioni e in questo senso rendono più felici.»