In Cina per lavoro. Usi, costumi e parole. Con aggiornamento online
Zanichelli Editore
Bologna, 2012; paperback, pp. 208, cm 15x21.
(Comunicare).
series: Comunicare
ISBN: 88-08-17520-0
- EAN13: 9788808175205
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Weight: 0.29 kg
Come si dice Coca Cola in cinese? Non Coca Cola ma Kekoukele, che significa "gustosa e divertente". Decidere come farsi chiamare in Cina non è facile, anche perché la semplice traslitterazione del nome può dar luogo a effetti comici o imbarazzanti: "Giuseppe", ad esempio, può diventare Zhusaibei, che significa "maiale tappato con conchiglie". Comprendere gli usi e costumi cinesi è indispensabile per chi si reca in Cina per affari, importante per chi pensa di andarci per lavoro e interessante per chi è semplicemente curioso di conoscere una cultura lontana e a prima vista impenetrabile. Situazioni quotidiane, come lo scambio di un biglietto da visita o il comportamento da tenere a tavola, cose da fare e da non fare, come soffiarsi il naso in pubblico, consigli pratici per decodificare comportamenti apparentemente inspiegabili - perché, ad esempio, i cinesi non dicono mai di no? - sono illustrati da una sinologa italiana e da un'artista cinese che vive in Italia. Molti di questi usi e costumi risalgono a una cultura millenaria che si basa sugli insegnamenti di Confucio e sull'Arte della guerra di Sunzi. Conoscerli aiuterà a "farsi cinese tra i cinesi", ad assumere cioè quell'atteggiamento di curiosità e apertura che ha consentito a Marco Polo e a Matteo Ricci di essere ammessi a corte e che costituisce ancora oggi la chiave per entrare in relazione con la Cina.