Masaccio e le origini del Rinascimento
Cavazzini Laura - Bellosi Luciano - Galli Aldo
Skira
San Giovanni Valdarno, Casa Masaccio, September 20 - December 21, 2002.
Milano, 2002; bound, pp. 237, 130 numbered b/w and col. ill., cm 24x28.
(Arte Antica. Cataloghi).
series: Arte Antica. Cataloghi
ISBN: 88-8491-290-3 - EAN13: 9788884912909
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting,Sculpture
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Florence
Languages:
Weight: 1.704 kg
Esposti 40 capolavori dei Maestri più significativi del Rinascimento fiorentino; in mostra opere di Masaccio naturalmente ma anche di Brunelleschi, Donatello, Michelozzo, Beato Angelico, Filippo Lippi, Paolo Uccello, Luca della Robbia, Gentile da Fabriano e Masolino.
Il percorso della mostra si apre con i crocifissi lignei di Brunelleschi e Donatello, evidenziando il ruolo chiave della scultura che, nell'ambito delle arti visive, precede la pittura negli esiti rinascimentali.
Attribuite agli stessi artisti dal curatore della mostra, un'interessante selezione di opere in terracotta, tecnica scultorea ampiamente praticata dai Greci e dai Latini e ripresa in epoca rinascimentale.
Di Masaccio possiamo apprezzare in mostra, il Sant'Andrea (per la prima volta in Italia - foto a destra), il San Paolo e la Crocifissione (foto in alto), opere smembrate che si riteneva facessero tutte e tre parte del celebre Polittico di Pisa. Recenti indagini, condotte dall'Opificio delle Pietre Dure, dimostrerebbero invece che il Sant'Andrea ed il San Paolo facessero parte di un altro trittico di cui è andata perduta la parte centrale.
Ancora di Masaccio, esposte la Madonna del Solletico (foto a sinistra) e la predella con le Storie di San Giuliano.
Le straordinarie novità che il genio di Masaccio introdusse in pittura rappresentarono un punto di riferimento fondamentale per gli artisti della sua generazione e di quelle seguenti.
La mostra prosegue con tanti capolavori dei grandi artisti attivi nei primi tre decenni del Quattrocento, certamente influenzati dalla solidità spaziale di Masaccio.
Tante le opere mai viste in Italia e le nuove attribuzioni che precisano il panorama artistico del primo rinascimento fiorentino.