Elogio del démodé
Edizioni dell'Orso
Italian and French Text.
Alessandria, 2024; paperback, pp. 112.
ISBN: 88-3613-387-8
- EAN13: 9788836133871
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Inventore dell'etichetta extrême contemporain, Michel Chaillou (1930-2013) è uno scrittore che occupa un posto di rilievo nel panorama della prosa francese contemporanea. È autore di una trentina di testi che sfiorano e intersecano generi diversi: racconti, romanzi, prose poetiche e saggi costellano la sua produzione iniziata nel 1968 con Jonathamour (Seuil) e conclusasi nel 2013 con L'Hypothèse de l'ombre (Gallimard). Nel 2012 pubblica Éloge du démodé, vero e proprio manifesto di poetica nonché testamento letterario e spirituale. Si tratta di un saggio di appena 90 pagine senza alcuna suddivisione in paragrafi o capitoli, un'unica lunga riflessione intorno a una concezione «politica» del tempo, un atteggiamento esistenziale - il démodé - che consente all'autore di cogliere meglio i cambiamenti del presente e di viverlo pienamente. Lo sguardo è quello di un ottuagenario dall'anima vivace e curiosa che osserva con un po' di disincanto e di rammarico il vorticoso modo di vivere contemporaneo, incapace di cogliere quei sussurri, quei bisbigli del passato che un orecchio démodé come il suo invece percepisce. Dietro un'atmosfera apparentemente scanzonata e divertita, il testo si fa portavoce di attacchi molto poco dissimulati nei confronti di un'epoca, un modus vivendi, delle etichette - l'extrême contemporain e il postmoderno - responsabili a suo dire dell'inquietudine e dello smarrimento attuali, causati dalla perdita di interesse per ciò che è implicito e silente a vantaggio del clamore dell'esplicito. «Un refus d'être dans la course, de participer avec armes et bagages à cette poursuite échevelée de la modernité qui caractérise tant notre époque tonitruante. [...] Ne pas vouloir se rendre exclusivement contemporain de son siècle, mais retourner aussi vers d'autres.» Così Chaillou sintetizza nella quarta di copertina il démodé di cui ha tessuto l'elogio: non è presunzione né senso di superiorità, ma un invito a godere della lentezza, del momento, dell'ascolto e dell'attenzione a quei dettagli apparentemente insignificanti ma in realtà portatori di vite e di idee passate e ancora vivide e vitali nel presente.