L'Annata Memorabile del Beaujolais
Edizioni E/O
Roma, 2099; paperback, pp. 368.
(Gli Intramontabili).
series: Gli Intramontabili
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Weight: 1.77 kg
La vendemmia era stata abbondante, il vino si prevedeva eccellente. C'era di che rallegrarsi nella provincia francese del Beaujolais in quell'ottobre assolato del 1923. Chi avrebbe mai potuto dire che i fatti che seguirono sarebbero stati riportati dalla stampa dell'epoca come "Gli scandali di Clochemerle?". La verità è che se non ci fossero stati a Clochemerle un sindaco baffuto e progressista, un curato rubizzo e indulgente, un maestro di scuola dall'alito pestilenziale e un'allampanata zitella inacidita di nome Giustina Putet, senza dubbio non ci sarebbero stati in quella graziosa località né sacrilegio né sganassoni, o quantomeno non in misura superiore all'abitudine. Cosa stanno escogitando il sindaco Piéchut e il maestro Tafardel di così sconvolgente per il piccolo paese? Riuscirà la signorina Putet a difendere il buon nome e il pudore delle Figlie di Maria? E il curato Ponosse saprà convertire alla ragione quella massa di rissosi vignaioli che compongono il suo gregge? Primo e più celebre dei tre volumi della saga di Clochemerle, La memorabile annata del Beaujolais è stato un successo mondiale da tre milioni di copie, tradotto in 27 lingue. Una spassosissima storia di provincia che, fra dramma e commedia, ha anticipato le atmosfere e i personaggi immortalati da Guareschi e che oggi rivivono nella penna di autori come Andrea Vitali.
Nato a Lione nel 1895 e scomparso nel 1969 a Cannes, Gabriel Chevallier è stato un autore francese di straordinario successo. Dopo aver partecipato alla Grande Guerra raccontò la sua esperienza nel romanzo La Paura (Adelphi 2011). Fece il giornalista, l'insegnante d'arte e il commesso viaggiatore. Scritto nel 1934, La memorabile annata del Beaujolais è stato tradotto in ventisette lingue e ha venduto tre milioni di copie. Pierre Chenal ne ha tratto un film con Fernandel. È il primo romanzo della saga di Clochemerle a cui seguiranno Clochemerle Babylon (1951) e Clochemerle-les-Bains (1963). È stato accostato dalla critica a figure come Dorgelès, Giono e Martin du Gard.