Amascord. Ispirato a fatti realmente accaduti
Compagnia Editoriale Aliberti
Correggio, 2024; paperback, pp. 256, cm 14x21.
(I libri della Salamandra).
series: I libri della Salamandra
ISBN: 88-9323-686-9
- EAN13: 9788893236867
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Weight: 0.34 kg
Eugenio Scalfari? Una volta disse a Gigi Melega: Sabelli Fioretti alla Repubblica? Neanche morto" E allora io mi vendicai raccontando di quando confuse il generale Dalla Chiesa con il Papa". Oriana Fallaci? Mi rapì e mi tenne prigioniero quattro giorni. Silvio Berlusconi? La più bella intervista di sempre gliela facemmo io e Giorgio Lauro ad "Un giorno da pecora". Cercammo di mettergli le manette e gli chiedemmo se era gay. E lui chiese a Giorgio: "Ma il suo amico è un pervertito?" Nella mia vita personale e professionale me ne sono successe di tutti i colori. E in questo libro c'è tutto. Quasi tutto. Tutto rigorosamente vero. Quasi tutto rigorosamente vero. Giorgio Lauro sostiene che il mio rapporto con la verità è molto precario. Ma mente. I fatti che racconto sono fatti realmente accaduti: parola di Claudio Sabelli Fioretti. Di certo sono stato direttore di "Abc", di «Sette», di «Cuore», di «Gente Viaggi», sono stato editorialista di «Io Donna», i colleghi mi hanno eletto maestro riconosciuto dell'intervista come genere giornalistico-letterario. Hanno ragione. Le mie interviste sono molto belle, le più belle in circolazione. Ma non ho fatto solo interviste. Posso vantarmi di essere stato l'unico direttore di rivista turistica licenziato per motivi politici, di essere andato a piedi da Lavarone a Cura di Vetralla, di aver fatto molte riunioni di redazione con uno scimpanzé, di aver fatto scappare un'orsa in Kamchakta andandole incontro nudo, di aver avuto 14 voti alle elezioni presidenziali (anche se la notizia è stata censurata da Wikipedia), di aver passato una settimana in Sardegna con Francesco Cossiga in mutande (lui in mutande, non io). Questo libro è stato rifiutato da tutti gli editori italiani neanche fosse il Gattopardo. Alla fine è arrivato Francesco Aliberti il quale, intravedendo una "splendida, divertente e sorprendente lunga traversata nel mare tempestoso dell'informazione italiana", ha deciso di tentare l'impresa di sconvolgere il mondo dell'editoria italiana facendo dimenticare la Ferrante. Sostiene il mio editore che la politica italiana, lo spettacolo, la cultura, lo sport, la società degli ultimi cinquant'anni si specchia in questo volume, che non è solo la mia autobiografia ma quella di tutti noi. E chi sono io per dare torto al più grande scopritore di talenti letterari italiani? Tra interviste memorabili, aneddoti incredibili, storie spassosissime, personaggi improbabili, state per leggere vita, morte e miracoli del direttore di giornali più divertente della Storia.