Brigata Avellino. La Valanga che Sale. (Edizione Anastatica del Libro del 1938)
Casa Editrice Il Prato
Edited by Magrin G.
Saonara, 2017; paperback, pp. 144, b/w and col. ill., cm 17x24.
(Tracce di guerra. Series directed by Bepi Magrin).
series: Tracce di guerra
ISBN: 88-6336-376-5
- EAN13: 9788863363760
Subject: Historical Essays
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 1 kg
In questo libro si ripropongono (in anastatica) gli introvabili e preziosi scritti del Col. D'Avanzo sulla storia bellica dei due Reggimenti (231° e 232°) della Brigata Avellino, pubblicati solo nel 1938 e mai più ripresi. La pubblicazione originale viene integrata da alcune foto reperite dal curatore che riguardano le vicende della brigata stessa e la fanteria in guerra. La Brigata Avellino fu costituita nel 1916 e destinata a far parte della 47ª Divisione di nuova formazione. Così anche Avellino, come molte altre città del sud, ebbe la sua Brigata, ricordando nel contempo con il nome la forte e fedele Irpinia. Al comando del valoroso col. Antonio Cascino, che proveniva dall'Arma di Artiglieria, la Brigata si formò il 6 giugno 1916 su due Reggimenti a Camposampiero (PD) e quindi a Camisano (VI), dove avvenne il solenne giuramento. In seguito la Brigata non fu impiegata per lunghi periodi di trincea, bensì destinata a partecipare a grandi operazioni offensive: Gorizia, San Marco, Vodice, Monte Santo, Bainsizza, Piave e Vittorio Veneto. In pratica i reparti della Avellino erano impiegati come Reparti d'Assalto. Infatti la Brigata, ben tenace nella resistenza, si dimostrò soprattutto travolgente nell'assalto, impetuosa e accanita nei contrattacchi, guadagnando la massima onorificenza militare ovvero la Medaglia d'Oro. Episodi come la conquista del Monte Santo (convento), restano memorabili: quella sera, sotto la bandiera italiana che finalmente sventolava sul monte tanto conteso, fu nientemeno che il maestro Toscanini che, tra inni e canti di vittoria e nell'intensa commozione dei presenti, diresse la musica divisionale.