Plautilla Bricci. Pictura et Architectura Celebris. L'architettrice del Barocco Romano
Gangemi Editore
Roma, 2017; paperback, pp. 191, b/w and col. ill., cm 17x24.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
series: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-3493-7
- EAN13: 9788849234930
Subject: Architects and their Practices,Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Monographs (Sculpture and Decorative Arts),Painting,Societies and Customs
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Extra: Baroque & Rococo
Languages:
Weight: 0.65 kg
Tra l'età della Controriforma e il Barocco si compie un lento cambiamento culturale che investe il ruolo della donna nella società. Nel corso di questa trasformazione affiora la figura di un'artista di cruciale importanza per la storia delle donne e per la storia dell'arte: Plautina Bricci. "Architectura et pictura Celebris", la Bricci nacque a Roma nell'agosto del 1616: fu pittrice e architettrice, ricoprendo in questa professione il primato storico per una donna. Chi era Plautina? Quale fu l'ambiente culturale e sociale nel quale si formò e fu capace di istruirsi? Come spiegare la sua firma su importanti opere d'architettura e dipinti del XVII secolo romano? Come trovò spazio nella difficile società del tempo dominata e gestita dal potere maschile? Questi sono solo alcuni dei quesiti ai quali si è cercato di dare una risposta in questo libro, prima ancora di aver affrontato l'analisi critica della sua rilevante e molteplice attività, che ha costituto, nel '600, un unicuum culturale, sociale e artistico. Plautina non fu soltanto "architettrice celeberrima" ma anche una "molto famosa pittrice": la sua vita e la sua carriera possono essere prese ad esempio per iniziare a riscrivere e rivedere alcune prospettive sulle donne artiste del XVII secolo. Dopo circa dieci anni di costante ricerca in archivi pubblici e privati, è stato finalmente possibile ricostruire la vita e le opere di questa eccezionale artista, che ha il merito - e forse la forza - di scardinare gli stereotipi che ancora sopravvivono nei confronti delle donne artiste.