Rapallo 1944-1945. Diario di due anni di guerra

... Forse c'è qui un'intuizione di revisionismo ante litteram, (che potrebbe non essere del tutto condiviso) in un panorama di sostanziale equilibrio e obbiettività: questo era l'uomo che emerge dalla scarna enunciazione di fatti e misfatti di un periodo tragico nella storia del nostro paese: una tranquilla serenità, una buona coscienza, una forte e incisiva consapevolezza del proprio ruolo nella famiglia, nella Azienda, nella Società e, soprattutto un impegno etico nell'operare e intraprendere di cui solo ora si torna a parlare. C'erano una volta uomini come questo che costituiscono occasione per interrogarci a fondo sul valore delle scelte che sono inevitabili.

(dall'introduzione di G. Luigi Croce)