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Emanuele Cavalli nelle Collezioni Pugliesi

Claudio Grenzi Editore

Foggia, Fondazione Banca del Monte, December 7, 2016 - January 7, 2017.
Foggia, 2016; paperback, pp. 160, 84 col. ill., cm 22x28.

ISBN: 88-8431-650-2 - EAN13: 9788884316509

Subject: Monographs (Painting and Drawing)

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period

Languages:  italian text  

Weight: 0.79 kg


Questo catalogo, pubblicato in occasione della mostra 'Emanuele Cavalli nelle collezioni pugliesi', intende esplorare, insieme alla particolare concezione della pittura di Emanuele Cavalli, esponente di punta del tonalismo e della Scuola Romana, anche lo stretto rapporto che l'Artista ebbe con la sua terra d'origine. Nato a Lucera (in provincia di Foggia) nel 1904, Emanuele Cavalli si trasferì giovanissimo a Roma, dove si formò alla scuola di Felice Carena, diventando ben presto protagonista della vita culturale e artistica della Capitale. Soggiornò anche in Francia, a Parigi, dove stabilì contatti con De Chirico, Savinio, De Pisis ed espose al Salon Bovy con Fausto Pirandello e Francesco Di Cocco. Tenne la sua prima mostra personale a Bari, nel 1930, e in Puglia tornò ad esporre con regolarità fino agli anni Settanta. Tra il 1931 e il 1933 partecipò all'elaborazione e all'affermazione, con Giuseppe Capogrossi e Corrado Cagli, di quel particolare indirizzo estetico chiamato "tonalismo" che introdusse una ventata di novità nel panorama artistico romano e nazionale. Nel 1933 firmò, con Capogrossi e Melli, il Manifesto del Primordialismo Plastico, che accentuò il dato spirituale e astratto della ricerca pittorica. Partecipò fin dal 1926 a quasi tutte le edizioni della Biennale di Venezia e, dal 1931, alle esposizioni della Quadriennale di Roma. Nel 1945 si trasferì a Firenze, dove insegnò Pittura all'Accademia di Belle Arti. Dopo il 1949 attraversò un periodo di crisi, anche perché molti dei suoi amici avevano intrapreso la strada della pittura astratta e informale, che colmò dedicandosi all'altra sua grande passione, la fotografia. Nel 1960 ottenne l'insegnamento alla Scuola libera del nudo dell'Accademia di Firenze e continuò fino alla sua morte, avvenuta a Firenze nel 1981, a sviluppare con coerenza le meditazioni sul colore e sulla figurazione iniziate negli anni Trenta.

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