Ingiustizia familiare. Cronaca e riflessioni sulla famiglia 2.0
Milano, 2018; paperback, pp. 187, ill., cm 15x20.
(Extra).
series: Extra
ISBN: 88-6052-861-5
- EAN13: 9788860528612
Places: Italy
Languages:
Weight: 0.45 kg
Unioni civili, coppie miste, convivenze, famiglie allargate e mononucleari: nella società moderna non esiste più una sola idea di famiglia - quella tradizionalmente fondata sul matrimonio tra uomo donna - ma tanti modelli con cui ci si deve confrontare ogni giorno. Modelli in evoluzione, specchio della società in costante cambiamento, cui spesso la giurisprudenza non riesce a dare risposte certe e soprattutto tempestive. Perciò tante volte ci si trova davanti a interpretazioni arbitrarie della legge, spesso legate alla discrezionalità dei giudici, che generano casi assurdi e di difficile comprensione. A volte episodi di vera e propria ingiustizia. Per fare un po' di chiarezza nel mare magnum delle variazioni normative che riguardano le relazioni familiari e dintorni, l'avvocato Missaglia ha disegnato una mappa virtuale del tessuto sociale della famiglia italiana, radunando le riflessioni maturate in anni di esperienza sul campo. Temi come il matrimonio, la separazione, i figli, la fecondazione - con un'attenzione particolare alla violenza di genere, alle unioni omoaffettive e interreligiose, alla responsabilità genitoriale e al disagio dei bambini vittime di alienazione parentale - sono affrontati con semplicità, accompagnati da storie di uomini, donne e minori che vivono sulla propria pelle gli stravolgimenti causati dai terremoti relazionali. Insieme ai casi di vita, emerge la fotografia di una magistratura che non sempre riesce a stare al passo col Paese in trasformazione e si trova a emettere sentenze che sovrinterpretano codici ormai obsoleti. Il diritto di famiglia, rispetto ad altre branche della giurisprudenza, è quello che più tocca da vicino il maggior numero di persone. Da qui, sostiene Daniela Missaglia, la necessità per tutti di comprendere un sistema complesso che spesso si declina in vari livelli di ingiustizia personale, per evitare il rischio di vedere frustrati i propri diritti fondamentali.