Lo storico e il falsario. Rosario Gregorio e l'arabica impostura (1782-1796)
Franco Angeli
Milano, 2019; paperback, pp. 464.
(Temi di Storia. 1792.249).
series: Temi di Storia
ISBN: 88-917-6032-3
- EAN13: 9788891760326
Subject: Historical Essays
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 2.23 kg
Nel 1782, di ritorno da una missione diplomatica a Napoli, l'ambasciatore del Marocco Muhammad ibn Uthmàn al-Miknasi fu costretto da una tempesta a riparare a Palermo. Nel corso del suo soggiorno gli fu affiancato, in qualità di traduttore ufficiale, il prete maltese Giuseppe Vella. Qualche tempo dopo, l'interprete avrebbe annunciato il ritrovamento di un manoscritto di grande importanza: un registro della cancelleria araba di Sicilia, che avrebbe consentito di ricostruire uno dei periodi più oscuri della storia dell'isola, l'epoca della dominazione saracena. Ha così inizio uno dei casi più clamorosi di falsificazione storica dell'Europa settecentesca: l'arabica impostura dell'abate Vella, che in meno di un decennio avrebbe condotto alla pubblicazione di due opere destinate a grande risonanza: il Codice diplomatico di Sicilia (1789-1792) e il Libro del Consiglio di Egitto (1793). Tra i pochi a sospettare delle traduzioni di Vella, lo storico Rosario Gregorio si oppose, con gli strumenti della critica e della filologia, alla resistibile ascesa del Cagliostro maltese. Tale conflitto diede vita a un'avventura dai tratti rocamboleschi, segnata da lettere anonime, scambi di persona, faide letterarie e progetti di eversione della feudalità. Attraverso lo studio di fonti coeve e dei testi incriminati, il libro ricostruisce il dibattito sull'autenticità dei codici arabo-siculi e le ragioni del consenso, fino alla domanda-chiave dell'intera vicenda: perché un falso ha successo?