Croci d'Etiopia. Il segno della fede: evoluzione e forma
Skira
Milano, 2006; bound, pp. 176, col. ill., col. plates, cm 25x29.
(Archeologia, Arte Primitiva e Orientale).
series: Archeologia, Arte Primitiva e Orientale
ISBN: 88-7624-255-4
- EAN13: 9788876242557
Subject: Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Jewellery (Jewels, Precious Metals),Metal Working,Painting,Religious Architecture/Art,Sculpture,Wood (Frames, Carving, Furniture, Tarsia)
Period: All Periods
Places: Out of Europe
Extra: African Art and Tribal Art,Religion Art
Languages:
Weight: 1.37 kg
Non esiste Paese al mondo nel quale sia stata concepita una così grande quantità di tipi di croci come in Etiopia, enclave cristiana nell'Africa orientale. Sin dal momento della conversione del Paese al Cristianesimo (intorno al 330 d.C.) l'onnipresenza della croce appare quasi universale, non solo quale strumento liturgico in chiese e monasteri, ma anche nella devozione comune e nella vita di tutti i giorni: come elemento unificante e di distinzione di un popolo. L'antico impero di Aksum fu il primo a rappresentare la croce sulle sue monete e la croce marchia con il suo segno l'architettura e il paesaggio etiopico. Ne attesta l'appartenenza. Lo qualifica. Grandi e preziose croci sono portate erette su un lungo bastone nel corso di funzioni sacre e di processioni; croci manuali - come quelle che ancora al giorno d'oggi i preti portano - sono offerte al bacio dei devoti; croci pettorali accompagnano la vita dei fedeli. Tutte sono frutto dell'inventiva degli artigiani etiopici, rappresentate nelle più svariate fogge e nei più diversi materiali. Non ancora alla conoscenza dei più, l'espressione artistica di tale patrimonio culturale viene qui esposta organicamente cogliendone, oltre alle valenze di segno della fede, lo sviluppo delle forme nel tempo, evidenziandone i caratteri tipologici evolutivi.