Potere e atto. Tutela civile dell'incertezza oppositoria
Giappichelli Editori
Torino, 2020; paperback, pp. 216, cm 17x24.
(Biblioteca di Diritto Processuale Civile. 73).
series: Biblioteca di Diritto Processuale Civile
ISBN: 88-921-3508-2
- EAN13: 9788892135086
Places: Italy
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Weight: 1.04 kg
«Ecco un libro utile e fruttuoso. Utile (absit iniuria verbis) non nel senso di prontuario di risposte a contingenti problemi pratici: si tratta di un libro che vuole un lettore partecipe, non un cacciatore di soluzioni (soggetto, quest'ultimo, che, d'altronde, resterà verosimilmente diffidente per il richiamo all'incertezza che campeggia nel titolo). Utile perché invita a sostituire, a conclusioni attinte a fil di logica, il mondo reale e i suoi protagonisti con tutte le loro sfumature. Utile perché amplia criticamente le premesse della trattazione, fornendo così base attendibile alle variegate conclusioni che sostituiscono i più sommari risultati finora attinti. In esergo, il sottotitolo rende precisamente l'humus in cui si sviluppa il cammino dell'autore. "Tutela civile dell'incertezza oppositoria": tipo, effetti e contenuto dell'opposizione, cioè della reazione di chi è inciso da un atto altrui a valenza potestativa, subiscono variazioni notevoli da caso a caso. Parlare di incertezza oppositoria significa appunto richiamare l'attenzione sull'insufficienza delle soluzioni nette e univoche, e mostrare invece come tipo e condizioni della tutela siano fortemente condizionati dai modelli dei poteri e dalle differenti caratteristiche del loro esercizio. Si oscilla da forme che si sarebbe tentati di riportare al silenzio-rigetto a modi dell'agire pienamente gravati di oneri di allegazione e prova. Rispetto al non sempre proficuo esito degli studi intervenuti sul tema, il progresso è rilevante. Un trentennio fa il primo passo era stato rappresentato dalla emersione delle costanti della contrapposizione potere stragiudiziale/tutela op-positiva ma si trattava, appunto, del primo passo, cioè dell'osservazione ravvicinata, nel campo del processo civile, della dinamica potere-atto-reazione-effetti, con focalizzazione sulla ingannevole vestizione da azione della reazione difensiva, e sullo switch degli effetti dalla stretta rimozione dell'atto alla (possibile) conformazione del rapporto. Dino Buoncristiani si cala ora in quel diagramma e vi dimora per mostrarne le sfaccettature, cioè le possibilità finora ignorate che si inseriscono sottilmente in esso. La dinamica resta concettualmente unitaria ma si rivela molto variabile per tecnica ed effetti...» (Dalla Prefazione di Bruno Sassani)