«Le ricerche hanno dato esito negativo». I giusti della Questura e le persecuzioni razziali a Verona, 1943-1945
Cierre Edizioni
Caselle di Sommacampagna, 2021; paperback, pp. 144, b/w ill., cm 15x21.
(Nord Est. Nuova Serie. 144).
series: Nord Est. Nuova Serie
ISBN: 88-5520-087-9
- EAN13: 9788855200875
Subject: Historical Essays
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Italy,Venetian
Languages:
Weight: 0.36 kg
Quando venne costituita la Repubblica sociale italiana, alla fine del settembre 1943, la comunità ebraica veronese contava circa trecento membri, i quali, a seguito delle disposizioni emanate dal nuovo governo fascista, avrebbero dovuto essere riuniti in un campo di concentramento provinciale, ad eccezione di alcune categorie quali gli ultrasettantenni e i componenti di matrimonio misto. L'internamento nel campo costituiva la prima tappa di un percorso che si sarebbe concluso nelle camere a gas dei lager nazisti. Fu questo il destino di 34 ebrei residenti nel Veronese: uomini, donne e bambini. La grande maggioranza riuscì però a sottrarsi all'arresto e ad avere salva la vita, nonostante che a Verona si fosse installata la centrale nazista per la deportazione degli ebrei dall'Italia. L'alto numero dei "salvati" dipese da molteplici fattori, ma inedite carte d'archivio documentano che a Verona furono in particolare alcuni commissari e sottufficiali della Questura a favorire gli ebrei perseguitati. Il libro racconta la storia di questi uomini "giusti", che mettendo se stessi in grave pericolo scelsero di disobbedire alle leggi dello Stato per servire i principi dell'etica.