La democrazia dei superlativi
ESI - Edizioni Scientifiche Italiane
Napoli, 2019; paperback, pp. 248.
(Seconda Università degli Studi di Napoli. Facoltà di Studi Politici per l'Alta Formazione Europea e Mediterranea Jean Monnet. 59).
series: Seconda Università degli Studi di Napoli. Facoltà di Studi Politici per l'Alta Formazione Europea e Mediterranea Jean Monnet
ISBN: 88-495-3877-4
- EAN13: 9788849538779
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Weight: 0.42 kg
La «democrazia dei superlativi» è quel paese che porta alle urne, per le elezioni politiche, più di 800 milioni di elettori, che abbraccia nel suo corpo sociale la diversità umana e culturale più grande al mondo, in cui si parlano ben 23 «lingue ufficiali» riconosciute dalla Costituzione, in cui convivono a pochi chilometri di distanza metropoli tentacolari da 21 milioni di abitanti ed isolate comunità tribali. Stiamo parlando dell'India, lo Stato nel quale il successo delle idee democratiche ha smentito nefaste previsioni, ribaltato luoghi comuni, aperto nuove frontiere, generando teorie e prassi istituzionali innovative, sogni di riscatto sociale e grandi speranze. In effetti, al di là degli stereotipi che costantemente ci vengono riproposti sul Subcontinente (dalla miseria del suo popolo, alle caste, ai santoni, al paradiso degli hippies) la storia millenaria dell'India e quella della democrazia condividono una «cifra» comune che è quella della società come spazio di convivenza e reciproca accettazione fra diversi, in pratica un memento che ci incita a superare la «paura dell'altro». Studiare l'India, attraverso la concretezza e la problematicità del suo attuale assetto giuridico e politico, significa quindi investire nel dialogo con «l'altro», abbandonando preconcetti metodologici e incrostazioni ideologiche.