Taccuini
Enzo Sellerio editore
Edited by Salmon L.
Palermo, 2016; paperback, pp. 321, cm 17x25,5.
(La Memoria. 1033).
series: La Memoria
ISBN: 88-389-3492-4
- EAN13: 9788838934926
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Weight: 0.65 kg
Sergej Dovlatov, umorista leningradese di origine ebraico-armena, distingueva tra il narratore e lo scrittore. " Il narratore parla di come la gente vive, lo scrittore del motivo per il quale vivere". Lui si sentiva un narratore. "Le cose divertenti, Sergej non le inventava - scrisse di lui un amico - le trovava. Scovava l'umorismo esattamente nei luoghi in cui nessuno l'avrebbe cercato". Fu costretto a emigrare alla fine degli anni Settanta dall'Unione Sovietica per il suo atteggiamento anticonformista e per quello che scriveva (racconti clandestini sulla sua vita di letterato spiantato in giro tra i paradossi quotidiani, di cui era contemporaneamente protagonista e narratore). Quando andò in esilio a New York non dovette cambiare di molto l'ispirazione del suo umorismo; i temi universali: l'uomo, l'assurdo, la grandezza poetica di chi resiste nel suo piccolo all'omologazione, il "regime" vero interno a ciascuno ossia la piattezza esistenziale. Il suo sguardo spogliava ridendo il totalitarismo burocratico del socialismo realizzato, e successivamente il consumismo immemore del capitalismo senz'anima. E in entrambi i casi il suo amaro sorriso riesce in una specie di miracolo lirico: una forza scettica, paradossale, che destruttura il senso comune, a mostrare l'assurdo cuore del conformismo, ma che contemporaneamente trasmette un inebriante desiderio di tolleranza, di fratellanza con tutti.