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Lacan lettore di Joyce

Portaparole

Roma, 2016; paperback, pp. 144, cm 12x19,5.
(Piccoli Saggi).

series: Piccoli Saggi

ISBN: 88-97539-61-0 - EAN13: 9788897539612

Languages:  italian text  

Weight: 0.16 kg


Il seminario sul Sinthome (1975-76) di Jacques Lacan rappresenta l'ultimo momento di un lungo insegnamento, in cui viene proposta una concezione rivoluzionaria di molti punti che non riguardano solo la clinica ma anche il rapporto della psicanalasi con l'arte, in modo particolare la letteratura.
L'uso che fa Joyce della lingua inglese disarticolandola rende a tratti il suo testo respingente, per una caratteristica propria della sua scrittura, che orienta da un lato verso la vocalizzazione e la simbolizzazione del godimento, dall'altro verso la ricerca dei significanti che rappresentino il soggetto. Lacan a tal proposito afferma che questo avviene perché Joyce è " disabbonato dall'inconscio ".
Per questo motivo la posizione dell'analista nella clinica si ritrova modificata: la psicanalisi non consiste nell'interpretare allora l'inconscio, continua Lacan, ma nel cogliere un " lembo di reale ". Reale che è la risposta sintomatica di Lacan all'invenzione dell'inconscio da parte di Freud.
Muriel Drazien, dopo aver seguito il seminario di Lacan a Parigi, restituisce al termine di due anni di insegnamento presso il Laboratorio Freudiano di Roma, un'avventurosa esplorazione di Joyce per Lacan, senza scorciatoie, in un volume scandito dal sintomo in chiave moderna e dall'eresia della psicanalisi. (Carlo Albarello)

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