Sicurezza, automazione e dignità del lavoro
Ediesse
Roma, 2099; paperback, pp. 192.
(Saggi).
series: Saggi
ISBN: 88-230-2498-6
- EAN13: 9788823024984
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Weight: 0.33 kg
Le autrici analizzano la trasformazione in corso nel mondo del lavoro provocata dall'indebolimento delle tutele e da una sempre maggiore pervasività dell'automazione. Attraverso la redazione di 15 schede illustrano le criticità presenti nel rapporto lavorativo, sia pubblico che privato, in ragione dell'emersione di nuove competenze e di nuovi fattori di rischio. La trattazione dei temi, non rivolta ai soli operatori del settore, è esposta con chiarezza e ricostruisce in modo rigoroso la realtà giuridica, dando conto della complessità delle questioni affrontate. Nella prima parte, il libro si occupa del tema della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori quale componente essenziale del processo educativo della persona, alla luce dei grandi cambiamenti del lavoro. Un aspetto su cui le autrici in particolare riflettono è quale sia il punto di vista dei giovani rispetto a questo tema, sulla base della convinzione che il contrasto al lavoro insicuro, sommerso, alle nuove forme di schiavismo richieda un'effettiva presa di coscienza dei cittadini. Nella seconda parte del testo, vengono trattati taluni aspetti più strettamente connessi con il rapporto di lavoro. Nello specifico, il trattamento dei dati personali, in particolare quelli biometrici; gli algoritmi in grado di gestire le prestazioni lavorative attraverso piattaforme digitali da un lato e di organizzare forme di lavoro automatizzato dall'altro. Le autrici affrontano anche la rilevante questione di come la rappresentanza sindacale possa adattarsi a forme di lavoro caratterizzate dalla parcellizzazione della presenza (o per meglio dire dell'assenza) del lavoratore sul luogo di lavoro e dalla frantumazione del rapporto di colleganza. Da ultimo, il libro riflette sulla questione relativa al sostentamento del lavoratore, come conseguenza della sostituzione algoritmica del suo ruolo. Prefazione di Giuseppe Bronzini.