La fatica del lavoro nel Novecento in Romagna
Società Editrice Il Ponte Vecchio
Illustrations by Buratti R.
Cesena, 2020; bound, pp. 216, ill.
(Vicus. Testi e Documenti di Storia Locale).
series: Vicus. Testi e Documenti di Storia Locale
ISBN: 88-6541-939-3
- EAN13: 9788865419397
Subject: Historical Essays
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Emilia Romagna
Languages:
Weight: 1.14 kg
Il lettore non potrà non meravigliarsi all'aprirsi di questo libro, per molte ragioni. In primo luogo perché, come avviene non di frequente, il lavoro viene assunto come protagonista del fitto percorso di conoscenza della nostra storia, qui considerata, appunto, non nella serie delle vicende politiche e istituzionali di una comunità e dei potenti che ne sono i protagonisti, bensì nella figura del lavoro, anzi dei lavori e dei lavoratori, qui recuperati soprattutto in riferimento al Novecento e resi nella loro fatica e nella loro aspirazione al mutamento, sulla cui base il secolo breve compì l'oggettivo miracolo della conquista della dignità dei singoli e del mestiere in cui realizzarono parte della loro vita. In secondo luogo per l'agilità della scrittura, che tende senza indugi alla netta e diretta rappresentazione di una molteplice storia, una per ogni mestiere (il contadino, il canapaio, l'allevatore, il pescatore, il muratore, il commerciante, la lavandaia, il minatore, l'artigiano nei suoi volti diversi, l'operaio nei grandi centri dell'Arrigoni, dei tabacchifici, dello zuccherificio, dei grandi magazzini di esportazione della frutta). In terzo luogo per un apparato fotografico di straordinaria estensione, capace di trasportarci in una coinvolgente dimensione di verità, di commozione, di gratitudine: la nostra storia nei campi, negli opifici, nei volti di uomini e donne - di giovanette e di bambini persino - protagonisti dell'epopea del lavoro, della fatica e del sacrificio. Infine, le immagini a colori di Romano Buratti, che ha partecipato con passione all'impresa meritoria di Elide Urbini e Orio Teodorani, ancora una volta artefici di una vasta ricostruzione di una grande pagina della cosiddetta storia minore.