Quando i romani andavano in America. Scoperte geografiche e conoscenze scientifiche degli antichi navigatori
Palombi Editori
Quinta Edizione.
Presentazione di Giovanni F. Bignami.
Roma, 2015; paperback, pp. 348, b/w ill., cm 15x21.
ISBN: 88-6060-655-1
- EAN13: 9788860606556
Subject: Essays on Ancient Times
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Rome
Languages:
Weight: 0 kg
I Romani visitarono l'America 1500 anni prima di Colombo. Le testimonianze storiche non lasciano alcun dubbio: Roma in età imperiale era in possesso delle conoscenze scientifiche, astronomiche, nautiche e geografiche necessarie per attraversare l'oceano Atlantico e giungere nel Nuovo Mondo. I testi latini parlano di nuove terre ad ovest mentre numerosi manufatti esposti nei musei italiani ed europei provano che tra le due sponde dell'Atlantico ci furono scambi. I Romani furono grandi navigatori: ad est commerciavano con l'India, la Cina, il Vietnam, l'Indonesia e le loro esplorazioni li condussero fino alle isole del Pacifico e oltre. A nord raggiunsero le Orcadi, l'Islanda, la Groenlandia e forse, lungo quella rotta, giunsero oltre. In Africa la presenza di Roma è testimoniata da numerosissimi reperti rinvenuti sia sulla costa Occidentale sia su quella Orientale. II resoconto di questi viaggi è negli scritti di Plinio, Tolomeo, Erodoto, Seneca, Diodoro Siculo, Plutarco, Tacito, Virgilio e molti altri autori latini e greci. I marinai romani avevano capacità tecniche e scientifiche tali da permettere di calcolare la latitudine e la longitudine ed avevano conoscenze geografiche di gran lunga superiori a quelle dei marinai del Medio-Evo. I Romani non furono né i primi né gli unici a giungere nel Nuovo Mondo prima di Cristoforo Colombo: la genetica, l'archeologia e la letteratura provano che Polinesiani, Indiani, Cinesi, Fenici, Cartaginesi e molti altri popoli antichi approdarono in America.