Nel laboratorio dello storico. Studio sul metodo compositivo di Appiano
Edizioni dell'Orso
Alessandria, 2023; paperback, pp. 200, cm 17x24.
ISBN: 88-3613-378-9
- EAN13: 9788836133789
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Rome
Languages:
Weight: 0.45 kg
È possibile entrare all’interno del laboratorio di uno storico antico? Probabilmente sì e scopo di questo lavoro è indagare la genesi della Storia romana di Appiano e studiare in quale modo ha visto la luce. Autore di una monumentale opera storica in ventiquattro libri, Appiano è per noi una fonte essenziale per la ricostruzione della storia romana, soprattutto per quanto riguarda il tormentato periodo delle guerre civili, da Mario e Silla sino alla morte di Sesto Pompeo. Obiettivo dello storico è spiegare le ragioni della grandezza di Roma, della prosperità dell’Urbe e della stabilità del suo impero. Punto di partenza di questo studio sono le affermazioni dell’autore stesso nel Proemio dell’opera, che consentono di gettare uno sguardo nella sua officina e osservare la tecnica compositiva da lui accennata in questi termini: «ma, mentre leggevo e volevo conoscere compiutamente il valore dei Romani in relazione a ciascun popolo, l’opera mi trascinava da Cartagine in Iberia, dagli Iberi in Sicilia [...] come un vagabondo; questo fino a che non ho raccolto le parti per me stesso». Proprio per chiarire queste asserzioni, si prende in esame anche il problema delle fonti, in particolare il rapporto con le opere di Plutarco e il possibile uso che Appiano potrebbe aver fatto delle Vite nella redazione della Storia romana, una questione questa di recente tornata all’attenzione della critica. Il problema Plutarco viene così affrontato secondo una doppia linea di indagine, con l’obiettivo di trarre qualche conclusione sulla statura storica di Appiano e sul modo in cui si dovrebbe valutare la cosiddetta “originalità” degli autori antichi.