Giuseppe Baretti scrittore europeo
Edited by Di Benedetto A. and Mattioda E.
Bologna, 2022; paperback, pp. 360, cm 13,5x22.
(Percorsi).
series: Percorsi
ISBN: 88-15-29487-2
- EAN13: 9788815294876
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Languages:
Weight: 1 kg
La notorietà di Giuseppe Baretti (Torino, 1719 - Londra, 1789) è ancora legata alla «Frusta letteraria», la rivista nella quale - grazie all'invenzione di quel mirabile personaggio che è Aristarco Scannabue - riuscì a unire il modello addisoniano dello «Spectator» a giudizi e polemiche sulla letteratura italiana che fecero scandalo. Ma Baretti fu molto di più: scrittore trilingue, si occupò di letteratura spagnola, francese, inglese. La sua lunga residenza in Inghilterra lo portò a entrare in contatto con Samuel Johnson e il suo gruppo e a produrre alcuni influenti dizionari inglese-italiano e spagnolo-inglese, oltre che a produrre antologie di testi per i lettori colti inglesi che volevano apprendere l'italiano. La sua vena polemica gli fece intraprendere operazioni editoriali contro Voltaire, contro l'editore del Don Quijote e numerosi altri autori. Una delle sue opere di maggior impegno fu «An Account of the Manners and Customs of Italy» nel quale - ancora a partire da una polemica verso i viaggiatori inglesi in Italia - cercava di sfruttare la lontananza e il suo «sguardo estraneo» per definire caratteri e specificità della cultura italiana (e anche in questo caso non risparmiò le critiche, soprattutto al Piemonte, definizione geografica e culturale che non sentiva propria e dalla quale aveva preso le distanze). La sua versatilità culturale si espresse nei generi più in voga nel Settecento: il giornale, la relazione di viaggio, i libretti per musica, l'epistolografia, il saggio. Generi che spesso richiedevano una sintassi più agile e moderna, che tuttavia Baretti sostanziava di una ricerca lessicale di stampo classicista. E proprio questa ricerca linguistica, unita all'inventiva vena polemica, ne fanno ancora uno dei più estrosi prosatori italiani.