Lucian Freud. La Rivincita della Pittura. Painting Takes Its Revenge
Fagioli Marco
Aiòn Edizioni
Italian and English Text.
Firenze, 2009; paperback, pp. 80, 16 col. plates, cm 12x17.
(Critica).
series: Critica
ISBN: 88-88149-60-0 - EAN13: 9788888149608
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.18 kg
Freud, paradossalmente, sembra fuggire dalla concezione del ritratto come definizione psicologica del carattere: i suoi volti sono ammassi carnosi con un'epidermide cotta dal sole, segnata dalle rughe, dalle chiazze paonazze dei vasi sanguigni, tirata sugli ossi sporgenti della scatola cranica, in dispregio di ogni modello di bello ideale. Siamo lontani, agli antipodi, da quel culto della bellezza classicista tanto coltivato dall'Accademia tardo neoclassica e dalla pittura pompier.
Ecco in Freud, come in Rembrandt, si assiste a questo depositarsi di sensazioni fisiche del reale nella materia cromatica del dipinto, ed è per questa ragione, oscura e segreta, non evidente, che quasi tutti i critici parlano di carne e vene, di pelo di cane e panni, di odore e di tappezzerie sporche, nelle sue pitture. Ma non sono i soggetti ed i temi dei suoi quadri che generano tali sensazioni fisiche: è la natura medesima della sua pittura, la trama materica segreta che costituisce l'essenza stessa della vita che rende "identico" (Genet) ogni uomo agli altri.
Come Rembrandt, che quando dipinge sua madre registra scrupolosamente le rughe, le zampe di gallina, le pieghe della pelle, le verruche [...] quelle due teste di vecchia che si decompongono, che imputridiscono sotto i nostri occhi" (Genet, op.cit., p. 130), così Freud analizza le superfici corporee dei suoi effigiati, e anche per lui i ritratti della madre costituiscono un leit-motiv.
Marco Fagioli