Lucca. Iconografia fotografica della città
Pacini Fazzi
Lucca, 2002; 2 vols., paperback, pp. 308, 1250 b/w ill., cm 21x30.
ISBN: 88-7246-561-3
- EAN13: 9788872465615
Subject: Collections,Photography,Towns
Period: All Periods
Places: Tuscany
Languages:
Weight: 2.88 kg
La fotografia è uno strumento fondamentale nello studio dell'iconografia urbana e questo libro si propone come necessario completamento degli studi storici avviati con l'opera Lucca. Iconografia della città, edita da Maria Pacini Fazzi Editore nel 1997. L'importanza di quest'opera è però altresì ravvisabile nella nella misura sistemica e nell'ampiezza con cui sono stati realizzati lo studio e la catalogazione dell'iconografia urbana di una città, che non ha precedenti. Le ricerche effettuate per i due volumi di Lucca. Iconografia fotografica della città si sono infatti basate sulla consultazione di tutte le collezioni pubbliche di materiale fotografico di soggetto lucchese, anche estere e, per quanto possibile anche private. Si è scelto di appuntare l'attenzione sullo spazio urbano nella sua totalità e di sottoporre ad analisi i documenti fotografici del periodo compreso che va dagli inizi della applicazione della tecnica fotografica alla seconda guerra mondiale, oltre il quale i termini del rapporto tra storia della fotografia e storia della città mutano irrimediabilmente. Le immagini riprodotte sono state ordinate per soggetto e cronologicamente, onde accentuare il loro valore di testimonianza storica, e raccolte poi in grandi sezioni tematiche, riguardanti i panorami cittadini, le mura e le porte urbane, la passeggiata delle mura, le corti, vie e piazze. Ogni fotografia è commentata da una scheda informativa con note critiche sull'immagine come sulle scelte formali della fotografia stessa. Completano la trattazione schede biografiche dei fotografi che hanno operato a Lucca, tra i quali si segnalano personalità notevoli per stile e originalità formale, quali John Ruskin, Enrico Van Lint, Alphonse Bernaud, i fratelli Alinari, Giacomo Brogi, Domenico Anderson e i locali, ma non meno interessanti Ettore Cortopassi, Eugenio Ghilardi e Francesco Carrara.