L'Egualitarismo di Filippo Buonarroti
Casa Editrice Il Prato
SAONARA, 2007; paperback, pp. 132, cm 11x18.
(I Cento Talleri. 4).
series: I Cento Talleri
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Weight: 0.21 kg
Filippo Buonarroti (1761-1837), pensatore e uomo di rivoluzione, improntò tutto il suo sistema di idee e tutta la sua attività politica al motivo egualitario: solo attraverso esso si possono affrancare gli strati più bassi della popolazione e creare le condizioni per la fondazione di una comunità caratterizzata da giustizia e armonia sociale. La sua opera "Cospirazione per l'Eguaglianza detta di Babeuf", pubblicata nel 1828 durante l'esilio in Belgio, assolve un doppio compito: da un lato, rappresenta un'autentica testimonianza su ciò che la Congiura degli Eguali, nel suo estremo tentativo democratico-popolare, fu realmente; dall'altro, indica al fermento degli scenari risorgimentali, il pensiero egualitaristico- comunistico come possibile sbocco dei contrasti politico-sociali. Tra i primi esponenti della storiografia di matrice democratica, contrapposta a quella di tendenza liberale formulata nelle pagine di Constant, e anticipatore della letteratura socialista del XIX secolo, la figura di Filippo Buonarroti risulta imprescindibile per comprendere alcuni eventi settecenteschi ed ottocenteschi nonché i loro più o meno impliciti legami.