Il Mito di Napoli tra vedute e scritti di viaggiatori dal XVII al XIX secolo
Fino Lucio
Grimaldi & C.editori
Edizione limitata a 1940 esemplari numerati.
Napoli, 2008; paperback in a case, pp. 236, 156 b/w and col. ill., cm 25,5x35.
ISBN: 88-89879-27-0 - EAN13: 9788889879276
Subject: Historical Essays,Regions and Countries,Towns
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Campania,Naples
Languages:
Weight: 2.74 kg
Il Mito di Napoli tra vedute e scritti di viaggiatori dal XVII al XIX secolo Napoli, a partire dalla fine del XVI secolo, è stata sempre avvolta e trasfigurata dal mito della "diversità", ed è stata perciò sempre una meta privilegiata per i viaggiatori stranieri provenienti da ogni parte d'Europa: qui soltanto, infatti, si potevano ritrovare insieme preziose rovine capaci di trasmettere il senso di magnificenza delle antiche civiltà, un vulcano la cui storia e le cui dimensioni provocavano brividi, coste inesplorate e paesaggi incantevoli che invitavano alla meditazione e al sogno, una vita popolare, infine, da potersi ben considerare un surrogato di quegli aspetti esotici diffusi nel vagheggiato e misterioso Oriente. Quest'ultima ricerca di Lucio Fino tende a fornire una serie di "istantanee", di "cartoline illustrate" sulla Napoli del passato, ovvero intende proporre una sorta di "passeggiata" tra le principali strade e piazze dell'antica Capitale, sia attraverso una ricca selezione di impressioni e ricordi, annotazioni e divagazioni dei viaggiatori che arrivarono a Napoli tra il '600 e l'800, sia per mezzo di numerose e bellissime vedute - alcune assolutamente inedite - dipinte, disegnate o incise dai migliori vedutisti del tempo. In più, quest'opera crea occasioni d'incontro con alcuni dei personaggi più importanti della storia di Napoli, con ruderi, monumenti e bellezze naturali, e poi consente confronti tra la città di oggi e quella che pian piano si ampliava e trasformava nei tempi antichi; infine, fa conoscere le curiosità, le emozioni, le critiche o delusioni provate dagli antichi viaggiatori durante il loro soggiorno napoletano, sicché risulta anche particolarmente preziosa per la storia della letteratura odeporica europea.