Territori della conoscenza. Un progetto per Cagliari e la sua università
Quodlibet
Macerata, 2017; paperback, pp. 174, ill., cm 24x12.
(Quodlibet Studio. Città e Paesaggio).
series: Quodlibet Studio. Città e Paesaggio
ISBN: 88-7462-853-6
- EAN13: 9788874628537
Subject: Essays (Art or Architecture),Gardens and Parks,Urbanism
Places: Sardinia
Languages:
Weight: 0.65 kg
L'avvio della riforma internazionale dei sistemi di istruzione superiore dell'Unione Europea, nota come Processo di Bologna, nel 1999 ha segnato un periodo di trasformazioni del sistema universitario italiano come non accadeva dal 1968. Non solo l'attività didattica è stata riorganizzata su due cicli principali di studio, ma l'intero sistema della ricerca e, più in generale, della produzione di conoscenza sono risultati profondamente mutati. Se nel corso degli anni Settanta il dibattito architettonico aveva avuto come oggetto le trasformazioni legate all'università, che proprio in quegli anni apriva le sue porte a un numero sempre più ampio di studenti, oggi il tema del progetto spaziale dell'università sembra poco centrale rispetto alla ricerca architettonica e urbanistica. Un vuoto che questo libro - incentrato sul case study di Cagliari - tenta di colmare, offrendo una prima riflessione sulle trasformazioni dello spazio nell'università di oggi e passando in rassegna i migliori progetti della stagione precedente - da quelli di Giuseppe Samonà e Luisa Anversa per il capoluogo sardo a quelli di De Carlo per Dublino e Pavia, fino ai casi più noti della berlinese Freie Universität di Alexis Josic, Georges Candilis e Shadrach Woods e dell'Università della Calabria di Gregotti Associati, oltre al pionieristico progetto Potteries Thinkbelt di Cedric Price (di cui, in appendice, viene tradotta per la prima volta la relazione di progetto). L'analisi comparata - corroborata dalle nuove proposte qui avanzate dagli autori, nonché da un saggio fotografico di Stefano Graziani - mette in luce il ruolo che l'architettura potrebbe assumere all'interno del quadro di critica alla politica di riduzione dei fondi che ha caratterizzato gli ultimi due decenni di vita dell'istituzione accademica.