Naufragi e nuovi approdi. Dal disastro della nave Concordia al futuro della Protezione civile
Baldini Castoldi Dalai
Milano, 2022; paperback, pp. 280, cm 15x21,5.
(Le Boe).
series: Le Boe
ISBN: 88-9388-470-4
- EAN13: 9788893884709
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Tuscany
Languages:
Weight: 1 kg
Dieci anni fa, il 13 gennaio 2012, la Costa Concordia naufragava al largo dell'Isola del Giglio, causando 32 vittime e provocando una situazione emergenziale del tutto inedita nella storia del nostro Paese e non solo. A coordinare le complesse operazioni di salvataggio e recupero del relitto fu Franco Gabrielli, all'epoca capo del dipartimento della Protezione civile, per l'occasione nominato commissario delegato dal governo. Ora Gabrielli racconta quello che avvenne in quei trenta mesi: dalle prime settimane, quando la corsa contro il tempo per cercare i dispersi andava in parallelo con la messa in sicurezza della nave, alle difficoltà e alle preoccupazioni legate al rischio ambientale, alla manovra rischiosissima del parbuckling e al successivo rigalleggiamento della Concordia fino all'approdo nel porto di Genova. Un'operazione non priva di rischi, risolta grazie all'eccellente lavoro di squadra di centinaia di operatori, tra settore pubblico e privato, competenti, coscienziosi e pronti a mettersi in gioco; ma la vicenda della Concordia non è solo un esempio di straordinaria intraprendenza e genio ingegneristico, è anche una storia di frizioni e contraddizioni, accordi faticosamente raggiunti, delicati equilibri politici, ostacoli burocratici, mancanza di fondi: frutti, questi, di una visione spesso miope della cosa pubblica che evidenzia i limiti e i parossismi di un sistema in cui prendersi le responsabilità non è più un atto civile, ma un azzardo. Una riflessione lucida e necessaria su un tema oggi più che mai attuale, quello della gestione delle emergenze nel nostro Paese e del ruolo della Protezione civile, che riporta l'attenzione su uno scenario destinato, nonostante la politica delle buone intenzioni, a ripetersi in forme sempre uguali e poco attente all'interesse della comunità.