I misteri egiziani
Edited by Sodano A. R.
Italian and Greek Text.
Milano, 2013; bound, pp. LXIV-734, cm 15x21.
(Il Pensiero Occidentale).
series: Il Pensiero Occidentale
ISBN: 88-452-7204-4
- EAN13: 9788845272042
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Out of Europe
Extra: Ancient Egypt
Languages:
Weight: 0.756 kg
Il De mysteriis Aegyptiorum è il più importante scritto filosofico-religioso della tarda antichità, pervenutoci sotto il nome del sacerdote egiziano Abammone in risposta alla Lettera ad Anebo del neoplatonico Porfirio; la tradizione antica (a partire da Proclo) attribuisce lo scritto a Giamblico, allievo di Porfirio, che contestò il maestro sui temi qui affrontati, ovvero il ruolo della teurgia e della mantica nel percorso dell'anima verso l'assimilazione al divino. Porfirio, nei vari scritti religiosi (oltre alla Lettera ad Anebo, la Filosofia rivelata dagli oracoli e i due trattatelli Sul ritorno dell'anima e Sulle immagini degli dei) aveva attribuito alle pratiche rituali, sacerdotali e oracolari un ruolo molto limitato, efficace solo per la purificazione della parte irrazionale dell'anima, e soprattutto aveva negato che i sacerdoti, in quanto uomini, avessero un qualsiasi potere sul primo Dio; Giamblico, invece, riprendendo l'antica arte ieratica egizia e la dottrina del Corpus Hermeticum, attribuisce agli oracoli e alla teurgia un ruolo supremo, giacché il sacerdote opera come semplice medium tra Dio, gli angeli, i demoni e le anime. Versione latina di Marsilio Ficino in appendice.