Il dubbio dei moderni. Una storia dello scetticismo
Edizioni Carocci
Roma, 2022; paperback, pp. 256, cm 12x24.
(Frecce).
series: Frecce
ISBN: 88-290-1635-7
- EAN13: 9788829016358
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 0.65 kg
Il problema della conoscenza, come lo intendiamo oggi, è stato in un certo senso "creato" dallo scetticismo, cioè dalla necessità di confutarlo per convalidare le nostre credenze. Questo è vero in particolar modo anche per il periodo moderno, nel quale la "sfida scettica" venne rilanciata e ampliata, per essere poi respinta da Descartes, ripresa da Hume e superata da Kant. Il volume ripercorre i passaggi fondamentali di questa corrente filosofica, dalla fine del Rinascimento (Montaigne) all'Illuminismo (con Locke prima, Berkeley e Hume poi, infine Kant). Durante la modernità lo scetticismo visse la sua seconda età dell'oro, dopo l'Ellenismo, non solo per la fioritura di autori che furono scettici veri e propri, ma anche perché costrinse filosofi non scettici a misurarsi con la sua sfida esigente e rigorosa. I dubbi scettici furono determinanti per il superamento del razionalismo dogmatico, per l'apertura all'empirismo, che è stato una filosofia dei limiti della conoscenza, e per la nascita di alternative trascendentali o non fondazionaliste. Ugualmente importanti e penetranti furono i problemi sollevati in ambito morale e politico. Si può dire che il "saggio scettico" rappresentò la prima figura moderna dell'intellettuale autonomo che rivendica a sé piena libertà di giudizio rispetto alle tradizioni, ai costumi, alle istituzioni e in molti casi anche alle religioni.