La Chiesa di Sant'Alberto. La Storia, le Opere
Edizioni Stilus
Scandolara di Zero Branco, 2012; paperback, pp. 124, col. ill., cm 20x25.
ISBN: 88-905941-5-2
- EAN13: 9788890594151
Subject: Essays (Art or Architecture),Painting,Religious Architecture/Art,Sculpture
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Extra: Religion Art
Languages:
Weight: 0.5 kg
La Chiesa di Sant'Alberto, testimonianza di fede, storia e arte lungo i secoli. "La è codesta una brutta chiesaccia, vecchia, sfiancata, piena di bisogni, senza soppalco, con pavimento informe, logoro ec. ec. E si ha coraggio a questi anni di gettar male i soldi in un ornatissimo baldacchino da processione, tutto ricamato in oro, invece di fare una semplice e piccola spesa nel rifacimento d'esso, ed invece di ragumar denari, tenerli in serbo varii anni, e far un buon capitale per erigere nuova la chiesa indecente. I contadini si scaldano la testa, non pensano ai bisogni. più necessari, e sprecano così male le limosine dai parrocchiani raccolte". Con queste significative parole Francesco Scipione Fapanni, negli anni sessanta dell'Ottocento, nel suo manoscritto denuncia la grave situazione in cui versava la chiesa di Sant'Alberto. ... Chiara Torresan L'articolazione compositiva, le posture complesse e per contrapposti dei personaggi rientrano nel linguaggio propriamente tardomanieristico che caratterizza la pittura veneta fra Cinque e Seicento. In questa fase i maggiori artisti veneziani, come pure altri operanti nel territorio veneto, fanno riferimento ai grandi della pittura veneziana della generazione precedente: Tiziano, Tintoretto e Veronese. L'autore della pala di Sant'Alberto guarda soprattutto al lascito di quest'ultimo maestro, come si evince dall'uso dei colori timbrici esaltati in piena luminosità, dal ricorso al fondale architettonico d'ispirazione palladiana che ha un effetto candente. Il biancore dell'architettura e delle nuvole fra l'azzurro del cielo fa sì che aumenti l'effetto di luminosità come per riverbero e, di conseguenza, si percepisca meglio la qualità degli altri colori, stesi in zone ben definite. L'autore del dipinto si ritiene doversi riconoscere in Giacomo Bravo, pittore assai poco noto, tuttavia fra i protagonisti della pittura a Treviso del tardo-manierismo. ... Giorgio Fossaluzza