Siamo elleni
Mimesis Edizioni
Edited by M. Neri.
Sesto San Giovanni, 2023; paperback, pp. 626, cm 12x24.
(Catena Aurea).
series: Catena Aurea
ISBN: 88-575-9900-0
- EAN13: 9788857599007
Subject: Decorative Arts (Ceramics, Porcelain, Majolica),Out of Europe,Societies and Customs
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
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Weight: 0.65 kg
Giorgio Gemisto Pletone durante la sua vita ha scritto due importanti testi sulla politica noti come Memoriali sul Peloponneso risalenti al 1416-1418 e che sollecitano radicali riforme in campo politico, economico e religioso. Il primo, la Raccomandazione a Teodoro, despota di Morea, e il secondo, il Memoriale a Manuele, imperatore bizantino, sono qui riuniti e tradotti per la prima volta, in una doviziosa edizione critica, insieme alla lettera di Gemisto, qui intitolata All'imperatore e di solito citata come Sull'istmo, anch'essa diretta a Manuele II e che lo informa della situazione nel Peloponneso. La lettera fu scritta, al più tardi, nel 1416. Molto più tardo (1451) è il quarto discorso che conclude questa raccolta di scritti politici, qui chiamato Indirizzo a Demetrio, a quel tempo despota di Morea, che sarebbe stato in seguito coinvolto nella distruzione del più importante trattato filosofico di Pletone. Le concezioni politiche di Pletone si radicano nel platonismo e si iscrivono nel quadro delle difficoltà del tramonto dell'impero bizantino e nondimeno, stabilendosi nei princìpi metafisici atemporali, conservano, sotto molti aspetti, una sorprendente attualità per gli avvenimenti del nostro tempo. L'opera è preceduta da un saggio introduttivo che ha lo spessore di una monografia ed è accompagnata da note di grande sottigliezza critica ed intellettuale. Questi scritti politici si inseriscono nel programma di pubblicazione delle opere di Pletone, di cui è già apparso, presso altro editore, il Trattato delle virtù e a cui, tra non molto, seguiranno le opere di rigorosa critica ad Aristotele, e tutte testimoniano la varietà di temi filosofici ai quali si è interessato e la nozione tradizionale alla quale li sottomette colui che fu considerato il "principe dei filosofi del suo tempo", quel tempo che conosciamo col nome di Rinascimento.