Parigi città del decoro. Immagini Di Vita Urbana
Giorgio Pigafetta - Antonella Mastrorilli
Alinea Editrice
Firenze, 2006; paperback, pp. 168, b/w and col. ill., cm 22x28.
(Saggi e Documenti di Storia dell'Architettura. 51).
series: Saggi e Documenti di Storia dell'Architettura
ISBN: 88-8125-983-4 - EAN13: 9788881259830
Subject: Architects and their Practices,Essays (Art or Architecture),History of Architecture,Painting,Societies and Customs,Towns,Urbanism,Wood (Frames, Carving, Furniture, Tarsia)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Europe
Languages:
Weight: 0.86 kg
Questo libro ha origine dalla meraviglia. Una meraviglia che coglie chiunque abbia modo di vedere i disegni e le tavole di progetto con cui gli architetti della prima metà del Novecento intendevano prefigurare l'immagine della città europea.
In particolare - durante gli studi per il saggio Paul Tournon Architecte, pubblicato nel 2004 da Pierre Mardaga Editeur - abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza di quella che si può chiamare una vera e propria "scuola pittorica" di cui sono protagonisti gli architetti francesi che hanno costruito Parigi fra le due guerre. Si tratta di uno spettacolare patrimonio d'arte e di intelligenza, conservato in archivi pubblici e privati, capace di evocare l'immagine di una città meravigliosa e tormentata, ideale e reale al tempo stesso. Un patrimonio che può essere oggetto di indagine e di divulgazione su più livelli critici e comunicativi.
In primo luogo, è opportunità di riflessione per lo studioso. Perciò, abbiamo inscritto il nostro lavoro all'interno di un percorso di ricerca di più ampio respiro, a cui ci siamo dedicati nell'ultimo decennio e che vede coinvolti numerosi studiosi italiani ed europei. I relativi riferimenti bibliografici sono riportati in conclusione di questo libro e non possono essere qui richiamati neppure per sommi capi. Tuttavia, essi rinviano a un quadro interpretativo che riconosce, nella continuità con la cultura architettonica precedente, nella persistenza di motivi tradizionali e nel rifiuto delle dimensioni più dirompenti della modernità, il fulcro di un'idea di città che si è affermata fra le due guerre e che, ancor oggi, segna positivamente la qualità delle capitali europee.
In secondo luogo, è formidabile strumento didattico per chi voglia avvicinarsi alla cultura architettonica novecentesca. Così, costruendo un panorama di riferimenti storici e formali che potessero rendere ragione del clima culturale in cui quell'architettura è nata, abbiamo cercato di metterne in evidenza la dimensione ideativa e orientativa della prassi architettonica. In questo modo, quel patrimonio di disegni e progetti diventa paradigma didattico, agevolmente integrabile nei corsi universitari che guardano alla produzione di oggetti e di architetture nel periodo di affermazione della società di massa.
In terzo luogo, suscita l'ammirazione di chi si interessa d'arte per il piacere emotivo e intellettuale che essa procura. Per questo, abbiamo cercato di far risaltare al massimo la qualità artistica del materiale iconografico senza soffocarne l'immediatezza e cercando di trasmettere il senso di quella meraviglia che ci ha mosso all'impresa. Così, la scelta delle tavole da riprodurre si è orientata non solo ad affiancare il racconto storiografico (reso, comunque, con linguaggio non specialistico) ma soprattutto a evocare un ambiente e un'atmosfera artistica.
Ne scaturisce una sorta di viaggio immaginario in una Parigi ideale, non necessariamente costruita quanto prefigurata. Infatti, non sono le architetture e gli oggetti realmente costruiti a essere centrali nel nostro racconto. Lo sono, invece, i disegni con cui gli architetti elaboravano l'idea e la comunicavano alla committenza. È una Parigi di carta e di colori, quindi, quella che si presenta allo sguardo e mantiene, così, la freschezza dell'invenzione e la forza del progetto.