Intervista a me stesso. Nuova ediz
De Piante Editore
Milano, 2021; paperback, pp. 56, cm 11x16.
EAN13: 9791280362100
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Weight: 1 kg
Uscì su uno smilzo programma di sala del Piccolo Teatro nel 1984 e non fu mai pubblicata, dimenticata e ora ritrovata negli archivi del teatro milanese, questa lunga intervista "a sé stesso" svela l'essenza di Giorgio Strehler. Una sorta di piccolo bilancio alla soglia dei sessantacinque anni, in cui Strehler raccontava la sua straordinaria carriera, come regista e come intellettuale, ma anche i dubbi e le mancanze di un lavoro sui testi e sugli autori più grandi che fu maniacale, ma non sufficiente a colmare la vastità della possibilità che la storia millenaria del teatro apre. Geniale e controcorrente, lontano da ogni tentazione conservatrice, ma anche critico rispetto alle culture omologanti della sinistra, Strehler fu un campione del pensiero libero, un perfezionista che portò sul palco la bellezza della forma, un visionario lucido che riuscì a fare della parola teatrale il perno su cui fondare una comunità di anime.