Genesi ed evoluzione delle conoscenze del regno animale
Europa Edizioni srl
Roma, 2019; paperback, pp. 296, ill., cm 16,5x22,5.
(Fare Mondi).
series: Fare Mondi
ISBN: 88-5508-511-5
- EAN13: 9788855085113
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Weight: 0.55 kg
I concetti della neuroscienza cognitiva hanno rappresentato negli ultimi decenni una vera e propria rivoluzione nel campo dell'indagine sui processi alla base del pensiero umano. Il saggio di Giovanni Consalvi arricchisce l'insieme di contributi scientifici sul tema, estendendo la ricerca ad altre discipline, capaci pur nella loro diversità di offrire più di uno stimolo al percorso conoscitivo umano. Riprendendo - e rileggendo - le opere di grandi pensatori come Giambattista Vico, Immanuel Kant, Sigmund Freud e Konrad Lorenz, l'autore accompagna il lettore in un viaggio interdisciplinare ricco di stimoli e di suggestioni, sempre nel rispetto di spiegazioni di ordine biologico e scientifico. La tesi di fondo è che essendo gli organi e gli apparati di ogni organismo vivente specie-specifici, così come la loro morfo-funzionalità, ne deriva che la legge etologica dell'ereditarietà dei caratteri comportamentali dipende dalla genetica ereditarietà degli organi e/o apparati cognitivi. Tale principio, di per sé innovativo, viene peraltro corroborato innanzitutto da un'argomentata puntualizzazione e revisione delle definizioni correnti di genotipo, di fenotipo e del significato di caratteristica ereditaria specie-specifica; poi, di seguito, da una rappresentazione schematica dei detti organi o apparati cognitivi dell'uomo (ontologia umana: Tav. 21, Apparato psico-intuitivo sec. Freud; e Tav. 22, Organo della ragion pura sec. Kant), e degli animali (ontologia animale: Tav. 47, Apparato istintivo-intuitivo sec. Lorenz); infine, nella Tav. 10 (Perfetta identità delle due scienze...), vengono posti a confronto due brani tratti rispettivamente da "L'etologia" di Lorenz e da "La scienza nuova" del Vico, per dimostrare che a quest'ultima ben spetterebbe la qualifica di etologia umana, nonostante fosse stata pubblicata nel lontano 1744. Un'opera complessa e meditata a lungo, che forse farà storcere il naso a quei "titolari della conoscenza" che osteggiano le ricerche contemporanee e sono legati quasi fideisticamente a vecchi paradigmi conoscitivi, e che invece esalterà la sete di conoscenza e di innovazione dei cervelli più sensibili al cambiamento e alle indagini profonde.