La poetica della virtù
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2018; paperback, pp. 248.
(Filosofie).
series: Filosofie
ISBN: 88-575-4611-X
- EAN13: 9788857546117
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 1.19 kg
Cosa significa dire virtù? In realtà, non contano le tante possibili accezioni, ma piuttosto le sue funzioni in quanto chiave di volta su cui far poggiare l'edificio comunicativo. La virtù è onnipresente e si riaffaccia nei temi più disparati: dal linguaggio della massoneria alle teorie medico-pedagogiche del giacobino Giovanni Rasori, dalla tradizione moderna di Plutarco alla rappresentazione di Napoleone, dalle poesie di Tommaso Crudeli alle meditazioni di Pietro Verri. Una pervasività e una pluralità che continuano a suscitare domande e interrogativi circa le sue funzioni. Questo volume nasce dall'idea che per indagare il concetto di virtù tra Sette e Ottocento è necessario, prima di tutto, tracciare una storia di come lo si comunica e lo si rappresenta, di come trova incarnazione nei modelli positivi dei 'grandi uomini', di come si lega alla questione del potere e della sua definizione. Si tratta di una storia della comunicazione, e di una storia della comunicazione politica in particolare, nella quale assume rilevanza, accanto ai contenuti, anche la forma scelta per diffondere il proprio messaggio. Ne emerge una profonda continuità tra Sette e Ottocento, in cui il momento rivoluzionario agisce non come cesura ma piuttosto come filtro. Il concetto di virtù mantiene una connotazione positiva e non perde di autorevolezza. Coloro che lo incarnano continuano a essere eroi dotati di caratteri eccezionali, di quella stessa fibra morale - o costanza - dell'Enea metastasiano; anche se non devono più necessariamente avere il sangue blu o l'obiettivo della sola felicità pubblica, ma piuttosto quello della difesa dei diritti e della repubblica.