La fragilità e la speranza. Percorsi di meditazione
Franco Angeli
Edited by Limone G.
Milano, 2022; paperback, pp. 336.
(L'era di Antigone. Dip. st. giur. Uni. Na. 486.13).
series: L'era di Antigone. Dip. st. giur. Uni. Na
ISBN: 88-351-3546-X
- EAN13: 9788835135463
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Tre sono le cose a cui il mondo contemporaneo non crede: la verità, l'interiorità e la libertà. Credere alla verità è difficile, perché significa che una cosa è vera anche quando nessuno le crede. Credere all'interiorità è difficile, perché nessuno la vede, eppure c'è. Credere alla libertà è difficile, perché si preferisce credere che ogni effetto sia generato necessariamente da una causa, e quindi che sia necessariamente generato da una causa anche il pensiero che a questa necessità pensa, e intanto non si riesce a capire che questo stesso mio pensare su quella causa e su quell'effetto non avrebbe senso se non fosse guidato da una qualche libertà. Una delle tre cose a cui il mondo non crede, cioè l'interiorità, apre a tre vie, tutte necessarie e congiunte, solo che vi si sappia meditare: la prima via è la certezza della propria esistenza (in quanto si esprime nell'atto della mia coscienza che dice: "io soffro"), esistenza non confondibile con un'altra; la seconda via è l'incontro - nella propria interiorità - con un "tu" interiore, che prima o poi potrà farsi anche esteriore; la terza via è la certezza che si vive su un abisso di cui percepiamo emotivamente l'esistenza, senza peraltro riuscire a misurarne la profondità. Dentro questa fenomenologia del dolore, in cui una singolarità si auto-svela a se stessa, vive la presa di contatto improvvisa con la coscienza della propria fragilità. Questa fragilità non chiude soltanto all'interno di una condizione: indica e insegna. Pur chiusa in sé, va essenzialmente ed esistenzialmente oltre di sé. La storia ha lasciato nel mondo infinite tracce di fragilità. Uno dei compiti degli esseri umani contemporanei è visitare questi luoghi, per coglierne e meditarne i significati.