Ricordi di un collezionista
Jaca Book
Milano, 2020; paperback, pp. 352, ill., cm 17,5x24,5.
(Arte).
series: Arte
ISBN: 88-16-41604-1
- EAN13: 9788816416048
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Essays on Ancient Times
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 1 kg
L'appassionante autobiografia del collezionista-pensatore che con le sue scelte ha segnato profondamente la storia dell'arte contemporanea. Collezionista d'arte contemporanea sin dalla fine degli anni Quaranta, Giuseppe Panza ha giocato un ruolo fondamentale nella cultura artistica del suo tempo, introducendo in Europa, fra i primi, fenomeni come la Pop Art, il Minimalismo, l'arte ambientale e l'arte concettuale. La sua autobiografia attraversa i tre decenni degli anni '50, '60, '70, densi di avvenimenti storici e di profonde trasformazioni nella cultura artistica su entrambe le sponde dell'oceano. Il racconto di Giuseppe Panza svela un percorso di appassionata ricerca, la lucida analisi e le scelte operate attraverso gli snodi fondamentali dell'arte contemporanea, mettendo in primo piano gli incontri con gli artisti che hanno animato il formarsi di questa straordinaria collezione. La sua attività collezionistica è poi proseguita, con raro rigore, anche nel corso degli anni '80 e '90, ed è stata affiancata da una costante ricerca dei contesti più appropriati in cui esibire le opere d'arte. Parti coerenti della sua collezione sono così state esposte ed acquisite nelle raccolte di grandi musei d'arte contemporanea, come il MOCA di Los Angeles e il Guggenheim di Bilbao, ma hanno anche trovato collocazione in architetture storiche come palazzi barocchi e dimore settecentesche, creando così un felice e innovativo dialogo fra contesto ambientale e opera d'arte. La sua Villa-museo presso Biumo, a Varese, oggi condotta dal FAI Fondo Ambiente Italiano, è un luogo incomparabile dove immergersi nell'arte del secondo '900.