Angelo Emo & Jacopo Nani. I Due Ammiragli che cercarono di salvare Venezia
Gruppo Modellistico Trentino
Trento, 2021; paperback, pp. 112, 20 b/w ill., 124 col. ill., cm 21x30.
ISBN: 88-98631-20-0
- EAN13: 9788898631209
Subject: Historical Essays,Societies and Customs
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Italy,Venetian,Venice
Languages:
Weight: 0 kg
124 immagini a colori, 20 in b/n, 5 tavole speciali, staccate, in formato orizzontale con i piani costruttivi della fregata grossa "Fama", la nave ammiraglia di Angelo Emo, in apposita tasca in quarta di copertina, oltre a 8 disegni tecnici, piantine ed elaborazioni di documenti originali. Un libro che si legge come un romanzo ma in realtà è la storia reale vissuta da due uomini di mare veneziani negli ultimi decenni del 1700; una storia finora mai narrata nel complesso delle sue varie e suggestive sfaccettature. Jacopo Nani (1725-1797) e Angelo Emo (1731-1792), i due ultimi grandi "Capitani da Mar" della Repubblica, erano cugini di primo grado e appartene¬vano a due famiglie nobili molto legate tra di loro che si scam¬biavano continuamente aiuti, notizie ed esperienze re¬ciproche. Jacopo Nani, persona molto schiva, fu l'intellettuale dei due, la "mente" che escogitò anche nuovi sistemi di conduzione della marina e li descrisse nei suoi libri, letti però solo da una ristretta cerchia di iniziati. Angelo Emo, invece, molto esuberante e con un carattere assai spigoloso, fu "l'uomo d'azione" che mise in pratica queste nuove teorie, rendendo possibile l'applicazione di gran parte delle nuove idee e che, come tale, passò alla storia avendo anche solleticato la pubblica opinione con le sue imprese. Il libro racconta tutte queste vicende, mettendo in luce le relazioni reciproche tra i due uomini che, pur avendo cercato di svecchiare il vecchio mondo oramai prossimo alla fine, dando anche preziose indicazioni di cambiamento e aver compiuto imprese degne di nota, morirono troppo presto e non riuscirono, alla fine, a portare a termine la loro opera e salvare l'indipendenza della Serenissima. L'ultimo capitolo del libro poi, dedicato sia ai cultori di storia che ai modellisti navali, presenta una ragionata ricostruzione della fregata grossa "Fama", di cui si propone anche un documentato modello con i relativi piani costruttivi.