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Breve storie delle natiche

ES Editrice

Translation by G. Pavanello.
Milano, 2007; paperback, pp. 187, cm 13,5x22,5.
(Biblioteca dell'Eros. 72).

series: Biblioteca dell'Eros

ISBN: 88-95249-07-0 - EAN13: 9788895249070

Subject: Essays (Art or Architecture),Photography

Languages:  italian text  

Weight: 0.262 kg


"È questo il primo saggio che, per quanto mi risulti, sia mai stato dedicato alla storia delle natiche. O, più precisamente, alle loro rappresentazioni immaginarie. Alcune culture hanno esaltato questa parte della nostra anatomia, come dimostrano la statuaria greca o le danze sacre dell'India. In Europa, il discredito di cui le natiche sono state oggetto risale ai primi secoli del Cristianesimo, con la condanna della carne da parte di san Paolo e successivamente con i canonisti del Medio Evo. Bisogna attendere il Rinascimento italiano e il Settecento libertino perché venga riconosciuta alle natiche qualche virtù, e prima tra tutte la bellezza. Dagli affreschi di Michelangelo ai recentissimi CD-ROM, ho cercato di esplorare le figure di questa "metà dell'umanità" rimasta per lungo tempo nascosta. Ritengo che se oggi si assiste a una rivalutazione delle natiche, questo dipenda dalla loro rotondità piena e simmetrica, dalle loro masse carnose ed equivoche, che ci rassicurano, ci infondono fiducia nella vita. Esse sono contemporaneamente un eufemismo del sesso e un interrogativo inquietante: ragazza o ragazzo? Non si è mai certi. È facile prendere abbagli con le natiche. In una società in cui tutti gli oggetti tendono ad arrotondarsi, le natiche rientrano in un'estetica dolce, liscia, lievemente erotica, e riassumono con grazia e umorismo impareggiabili la nostra cultura". (Jean-Lue Hennig)

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