I fili della vita. Una storia del mondo attraverso la cruna dell'ago
Bollati Boringhieri
Translation by C. Prosperi.
Torino, 2020; paperback, pp. 384, cm 14,5x21,5.
(Varianti).
series: Varianti
ISBN: 88-339-3204-4
- EAN13: 9788833932040
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 1.84 kg
Con "I fili della vita", Clare Hunter ci consegna una riflessione inedita sull'importanza del ricamo, e più in generale del cucito, un'arte spesso considerata minore, ma con la peculiarità di essere stata molto diffusa e assolutamente trasversale, presente nell'educazione di tutte le donne di tutti i ceti sociali. Il ricamo, soltanto in apparenza uno strumento espressivo del tutto «candido», si è rivelato un linguaggio efficace per comunicare in mancanza di altri mezzi, per passare informazioni oltre la censura, per dare voce a ciò che le circostanze non permettevano di esprimere altrimenti. Con un excursus storico che copre tutto il millennio scorso, Clare Hunter ci accompagna dunque tra le storie di chi ha affidato ad ago e filo il proprio messaggio.?A partire dall'arazzo di Bayeux - in apparenza una celebrazione dei conquistatori normanni, e in realtà pieno di lodi indirizzate allo sconfitto re Harold -, ai ricami della regina di Scozia Maria Stuart - dove lei è un topo e la rivale Elisabetta I un gatto rosso -, ai lavori di cucito considerati terapeutici e imposti come rieducazione alle carcerate inglesi dell'Ottocento, fino ai foulard e agli scialli delle madri di Plaza de Mayo, su cui era ricamato il nome del figlio desaparecido per riaffermarne l'identità negata dalle istituzioni, e allearpilleras, patchwork di denuncia del regime cileno. Clare Hunter ci rivela come il ricamo abbia evidenziato ingiustizie, celebrato tradizioni etniche e familiari, espresso gioie e dolori, raccontato massacri, epurazioni e fughe disperate, rese dei conti dopo un colpo di Stato, proteste per sparizioni o incarcerazioni. È una cronaca di memorie narrate attraverso le storie di uomini e donne che, nei secoli e attraverso i continenti, hanno usato il linguaggio del ricamo per far sentire la loro voce, anche nelle più avverse delle circostanze.