La città post-socialista. Il caso di Budapest fra globalizzazione ed eredità passate
Iacopo Zetti
Alinea Editrice
Firenze, 2002; paperback, pp. 208, cm 17x24.
(Luoghi. 6).
series: Luoghi
ISBN: 88-8125-626-6 - EAN13: 9788881256266
Subject: Towns
Period: 1960- Contemporary Period
Places: Europe
Extra: Slavic Art and Culture
Languages:
Weight: 0.5 kg
Le grandi città socialiste vengono immediatamente investite da forti trasformazioni e dal nuovo clima degli anni '90, Budapest in special modo, da sempre la più aperta e cosmopolita delle capitali dell'Europa centro orientale. L'economia di mercato e la finanza globale la scelgono come propria sede e come porta verso l'est. Enormi flussi capitali stranieri la travolgono e la trasformono.
Sotto la spinta della nuova situazione la città da oltre 40 anni governata da una rigida pianificazione centralizzata, si trasforma rapidamente; nuova economia e società globali la cambiano non diversamente da quanto è successo a molte altre metropoli, ma più lunghi e con processi più graduali.
Questa compressione temporale ha, secondo una tesi sostenuta dall'autore, reso più evidenti, più drammatiche le trasformazioni del tessuto, dell'organizzazione e dello spazio urbano di Budapest, ed è proprio sfruttando tale effetto di messa in risalto dei cambiamenti che questo volume cerca di indagare come economia e società globali possono trasformare le città.
E' una riflessione che prende le mosse da una descrizione accurata di quanto accaduto nella capitale ungherese fra il 1990 ed il '99, che non ambisce alla rappresentazione neutrale ma si avvale di uno sguardo personale ed intenzionale. E' una riflessione che cerca di leggere i segni di continuità e disconitnuità fra un passato ancora recente, ma a volte lontanissimo e gli ultimi anni del secolo scorso; che indaga relazioni e divergenze con quanto acaduto nella vicina Europa occidentale e tenta una analisi sugli strumenti usati dagli studiosi per interpretare le recenti trasformazioni della città ed iloro esiti. E' una riflessione, infine, che lascia sempre trasparire affetto per le due città che, guardandosi dalle sponde del danubio, formano Budapest.