Garibaldi fu ferito. Storia e mito di un rivoluzionario disciplinato
Donzelli Editore
Roma, 2007; paperback, pp. VIII-215, cm 11,5x17.
(Saggine. 102).
series: Saggine
ISBN: 88-6036-145-1
- EAN13: 9788860361455
Subject: Historical Essays,Societies and Customs
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Italy
Languages:
Weight: 0.16 kg
L'intento di Isnenghi è qui di ricostruire le tante forme del mito di Garibaldi, imponente per diffusione e durata, rivisitandone l'oleografia non meno delle dinamiche conflittuali. La condanna a morte del 1834 non austriaca ma piemontese, per esempio, e quella sorta di fucilazione differita che fu la ferita nello scontro sull'Aspromonte solo un anno dopo l'Unità: due elementi che restituiscono veridicità e nerbo alla favola delle origini. Nelle istituzioni del nuovo ordine monarchico il capitano del popolo è infatti un movimentista che morde il freno e fatica a rientrare nei ranghi. L'uomo e il simbolo stanno stretti nell'immagine rassicurante del rivoluzionario disciplinato, cucitagli addosso dai trasformisti neo-monarchici, ex mazziniani e garibaldini che costituiscono buona parte della classe dirigente dell'Italia liberale. Secondo l'autore, il mito di Garibaldi può risorgere ogni volta in forme diverse: nell'Ottocento proto-socialista e nel Novecento interventista della Grande guerra; nell'impresa di Fiume e nella guerra di Spagna; nella Resistenza dei partigiani garibaldini vicini al Partito Comunista e nei simboli elettorali del Fronte Popolare - social-comunista - nelle cruciali elezioni politiche del 1948.