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Il giardino allo specchio. Percorsi tra pittura, cinema e fotografia

Bollati Boringhieri

Translation by S. Grandone.
Torino, 2009; paperback, pp. 109, ill., cm 13,5x19,5.
(Oltre i Giardini).

series: Oltre i Giardini

ISBN: 88-339-1987-0 - EAN13: 9788833919874

Subject: Cinema,Gardens and Parks,Painting,Photography

Languages:  italian text  

Weight: 0.222 kg


L'arte dei giardini è inseparabile dall'idea di rappresentazione: quest'ultima non è un'aggiunta posteriore, ma un elemento essenziale iscritto in lettere maiuscole nel grande testo della storia dei giardini. L'aspetto visivo e "parlante" rinvia in primo luogo alla qualità semantica, al significato dei giardini. Il giardino stesso è a un tempo rappresentazione e presentazione. Rappresenta nel corso dei secoli e nelle più diverse tradizioni l'idea del paradiso, cioè una sfera trascendente e inaccessibile, il luogo per eccellenza esterno alla rappresentazione. Pertanto la reale presenza del giardino si riferisce visivamente e concettualmente a un invisibile mitico e lontano. Ogni rappresentazione, dallo schizzo al quadro, dalla fotografia al film, non è che un'approssimazione, una visione parziale. Nessuna immagine sarà mai in grado di contenere la totalità del giardino, nessuna potrà essere esaustiva o veramente rappresentativa. In altre parole: ogni giardino è un mondo infinito che esige una serie illimitata di rappresentazioni che offrono allo stesso tempo troppo e troppo poco: troppo, per il loro carattere composito, perché l'immaginario è già intervenuto; troppo poco, per l'inevitabile parzialità. Ne deriva la necessità di superare l'immagine, di inscriverla in una cornice semantica, in una narrazione che si forma per narrazioni successive.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci