La Modernità di Dante. Prospettive Semiotiche sulla Commedia
Angelo Longo Editore
Ravenna, 2021; paperback, pp. 226, cm 17x24.
(Memoria del Tempo. 71).
series: Memoria del Tempo
ISBN: 88-9350-072-8
- EAN13: 9788893500722
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World,1000-1400 (XII-XIV) Middle Ages
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Weight: 1 kg
Per molti aspetti, Dante incarna idealmente il pensiero medievale. Allo stesso tempo però, egli trasgredisce l'ordine discorsivo del Medioevo sia sul piano epistemico che su quello estetico. La tensione che ne deriva viene interpretata in questo volume come indicatore della modernità dantesca. Le tracce di questa modernità, che sono inscritte nelle opere dantesche e soprattutto nella Commedia, sono rese visibili attraverso l'analisi semiotica. Il libro si divide in cinque parti. Nella prima vengono chiariti alcuni principi semiotici basilari, ovvero lo status dell'intertestualità nei testi medievali e soprattutto nell'opera dantesca, nonché il ruolo del dolore nel quadro dell'architettura memoriale della Commedia quale sistema semiotico. La seconda parte del volume studia la funzione del sapere nella Commedia caratterizzata da una doppia codificazione quale testo poetico e testo di sapere, nel quale il rapporto tra poesia, politica e metafisica è caratterizzato da una tensione chiaramente riconoscibile. Nella terza parte viene studiata la dimensione autoriflessiva e metapoetica del testo dantesco, che si manifesta per esempio nelle metafore di buio e luce, ovvero nei sogni del Purgatorio. La quarta parte è dedicata al fenomeno dell'interferenza quale elemento strutturale, che viene studiato rispetto alla combinazione di procedimenti narrativi e drammatici nella Commedia e rispetto al plurilinguismo di Dante. La quinta parte del libro tratta l'importanza di Firenze, fulcro di modernizzazione sociale, intellettuale ed economica, per la Commedia, opera che può essere considerata il correlato testuale di un ordine del sapere che nasce nell'ambito dello sviluppo sociale, culturale e politico della città di Firenze dei secoli XIII e XIV.