Un libro molto pericoloso. La "Germania" di Tacito dall'Impero romano al Terzo Reich
Il Lavoro Editoriale
Translation by De Seta M.
Ancona, 2012; paperback, pp. 256, b/w ill., cm 21x28.
ISBN: 88-7663-697-8
- EAN13: 9788876636974
Subject: Historical Essays
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World,1000-1400 (XII-XIV) Middle Ages,1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 0.76 kg
Lo storico e senatore romano Cornelio Tacito aveva scritto la Germania negli anni successivi a Domiziano con l'intenzione di celebrare, attraverso la descrizione degli usi e costumi degli antichi germani, le virtù dei romani delle origini. Crudeli in battaglia, rozzi ma moralmente integri, feroci difensori della propria libertà, i germani, secondo Tacito, non si erano mai mescolati con altre nazioni. Scritta per sferzare gli animi contro la tirannide, l'opera divenne invece, in anni moderni, uno strumento del potere. Dell'opera si persero le tracce nel Medio Evo fino a quando essa ricomparve nel XV secolo tra i codici che l'umanista Enoch di Ascoli, allievo di Francesco Filelfo, aveva acquisito nelle biblioteche del nord Europa. Riscoperta dagli umanisti, l'opera divenne ben presto riferimento dei sostenitori della supremazia della cultura tedesca come l'umanista Conrad Celtis, e poi dei protestanti, fino a trasformarsi in una bibbia del Nazismo. "Un libro molto pericoloso", titolo che riprende la definizione della Germania di Tacito di un grande storico italiano, Arnaldo Momigliano, è un testo affascinante. La ricostruzione attentamente documentata e scientificamente rigorosa di una vicenda che sembra la sceneggiatura di un film di avventura. Postfazione di Paolo Fedeli.