Follia come scrittura di mondo. Minkowski, Straus, Kuhn
Jaca Book
Milano, 2001; paperback, pp. 192, cm 15,5x23,5.
(Lo Spoglio dell'Occidente).
series: Lo Spoglio dell'Occidente
ISBN: 88-16-40552-X
- EAN13: 9788816405523
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Weight: 0.296 kg
Follia, scrittura, mondo: si tenta, qui, di interrogare queste tre figure del pensiero e dell'esperienza nel loro gioco reciproco. Nessuna nuova definizione di cosa sia la follia, in queste pagine. Quanto a cosa sia il mondo, sembra infatti che la cosa parli da sé, e che non abbia bisogno di lunghi discorsi. Così pure sembra noto a tutti cosa sia scrittura e cosa no. È però il modo in cui scrittura e mondo giocano l'una accanto all'altro, o l'una nell'altro, a lasciare intravedere un senso diverso. Diverso sia per il "mondo" sia per la "scrittura". Sia, infine, per la "follia". La questione della follia è accolta, in questo libro, in senso molto proprio e, insieme, molto ampio. Eugène Minkowski, Erwin Straus, Roland Kuhn - alcuni dei grandi psicopatologi del Novecento - e due dei protagonisti del pensiero di ieri e di oggi - Edmund Husserl e Martin Heidegger - sono gli interlocutori decisivi tra quanti convocati sulla scena di questo volume. Scena in cui questo si scopre e si prova a mostrare: che "scrittura" è ogni traccia dell'azione e della passione in cui io e mondo - nella follia, nell'esperienza di tutti - si corrispondono, coincidono, si sfiorano, si mancano. Scrittura è l'azione e la passione, è il gesto e il corpo, la traccia e il tessuto di segni in cui si delineano i nodi, i percorsi di senso, gli orizzonti di quell'esperienza che è la follia. Follia in senso clinico e follia, appunto, come allegoria di ogni esperienza limite, come limite e al-di-là dell'esperienza di tutti e di ciascuno, e, insieme, demone che abita, già da sempre, ovunque, quella stessa esperienza, e che alberga in ciascuno. Federico Leoni (Novara 1974) si è laureato in filosofia, a Milano, con Carlo Sini. Ha studiato all'Università di Ginevra con Roberta de Monticelli e Jean Starobinski. Svolge attualmente un dottorato in filosofia all'Università degli Studi di Milano e collabora alle attività della cattedra di filosofia teoretica. È autore di numerosi contributi sulla fenomenologia, sulla psicopatologia fenomenologica, sulla teoria dell'esperienza in Kant e in Benjamin. Ha tradotto e curato testi di J. Hersch (La nascita di Eva, Novara 2000) e di E. Minkowski (Cosmologia e follia, Napoli 2000). Di prossima pubblicazione, con M. Maldonato, il volume Fenomenologia del limite. Frammenti tra psicopatologia e filosofia.