Alessandro d'Ercole. Piramidi di Fede
Gangemi Editore
Roma, Museo Civico "Umberto Mastroianni", May 30 - September 21, 2014.
Edited by M. Locci.
Roma, 2014; paperback, pp. 32, ill., col. plates, cm 24,5x22.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
series: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-2867-8
- EAN13: 9788849228670
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Monographs (Sculpture and Decorative Arts),Sculpture
Period: 1960- Contemporary Period
Extra: Building and Art Materials
Languages:
Weight: 0.65 kg
Il ferro è da sempre protagonista nelle sculture di Alessandro D'Ercole, amato per la sua stessa essenza primordiale che è consunstanziale con la sua idea di arte, costantemente in bilico tra proliferazione e germinazione di segni. Usa il ferro in quanto materia dalla finitura barbarica, attrattore magnetico di altri elementi metallici, sostanza plasmabile e riciclabile all'infinito, simbolo di forza e portanza, cui D'Ercole dona una consistenza leggera e instabile. In questa mostra, l'artista vuole far emergere l'arte come forma di comunicazione e di rappresentazione della società, superando l'attuale frattura tra manufatto artistico e spazio urbano. L'arte e l'architettura, quale insiemi di opere materiali costruite dall'uomo nell'ambiente naturale, sono esse stesse un sistema complesso che segue le leggi individuate da Ilya Prigogine (premio Nobel per la chimica, che ha teorizzato le strutture dissipative, sistemi lontani dall'equilibrio e aperti all'esterno, nei quali le fluttuazioni di energia possono produrre ordine dal caos). Arte connessa con la flessibilità di concezione e con il dinamismo della vita. È un'ipotesi sperimentale in cui l'artista convoglia vari mezzi espressivi. Rispetto ai metodi tradizionali quello di Alessandro D'Ercole implica l'individuazione di processi topologici più complessi e stratificati, una maggiore flessibilità nel gestire lo spazio, una concezione dell'arte integrata con l'organismo architettonico e lo spazio urbano.